Un grumo di sogni,
una foglia accartocciata
in un gomitolo di strade,
piuttosto che nel silenzio
della campagna autunnale.
Con altri colori di alberi e foglie
adagiati nella loro veste di neve,
addormentato nell’immenso infinito
tra dense e... leggi...
Nell'albo d'oro:
Tatuaggio nel cuore
Nel ventre muto del silenzio,
a un tratto, scorgo un pertugio,
la luce del tuo amore,
un tatuaggio indelebile
nel mio cuore.
Ascolto il fluire lento delle nuvole
oltre le quali ti vedo,
sei libera da tutti i mali del mondo,
puoi volare,... leggi...
Cinguettando tenerezza
Cuore puro in abito da sposa
fatto di seta e petali di rosa,
raggio di sole afferro con le dita
racchiudi il senso della vita,
tra gioie, dolori, lacrime e pianto
tutto da te nasce come per incanto,
elargisci diletto e tripudio di vita.
Una fanciulla sfortunata,
non aveva tempo per distrarsi,
la sua testa si riempiva,
sin dal mattino di pensieri tristi.
La gente fuggiva vedendola,
aveva l’aria di una befana,
con tanti stracci addosso.
Avvolta da oscuri pensieri,
un giorno... leggi...
Nell’immmenso
Ti cerco dentro un sogno,
nel pertugio di un raggio di sole,
ti cerco a tentoni nel buio della stanza.
All’angolo di una scena inverosimile
continuo a cercarti.
Tra rami spogli di realtà,
tra volti anonimi,
nel cuore che batte forte,
nella... leggi...
Vezzosi davanzali
Guizzando, lo zampillo festosamente singhiozza,
i suoi colori sulla tavolozza.
Danzando l’azzurro zefiro gli alberi inebria,
dai cuori la tristezza l’inverno l’allontana,
un mare di allegria si affaccia sulla via,
il cuore vuol far festa di... leggi...
Danza delle favole
Le carezze dell’amore
non fanno rumore,
mentre il tuo cuore
freme di passione,
sento la dolcezza
della tua emozione.
Voglio amare,
vivere e morire
guardando i tuoi occhi,
ammirare la dolcezza
del tuo sguardo.
Mi suggerisci poesia,
nel... leggi...
Scaglie di luce sul tuo viso
Sotto questo cielo immenso,
annodo lembi di cielo
mi trasformo in sogno
e vado a cercarti
Ho rubato pensieri per adornare
fogli con rami d’inchiostro,
tutte le parole che volevo dirti
si sono trasformate in stelle
L’albero, un grande ulivo, che avevo
è sparito spinto dal vento
Era ancora bello, operoso e ricco di gustosi frutti,
quella pianta eri tu, padre,
maestro di tutti gli onesti insegnamenti
per tutti esempio di umiltà e benevolenza.
Prodigo di buoni... leggi...
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La tempesta m’insegue,
frastuono nella mia testa,
neanche il silenzio mi resta.
Mi faccio trasportare dal vento,
così in alto vado a far festa.
Gioco a nascondino
con le nuvole in testa,
una stella si è spenta.
La mia mente si ridesta,
non può stare a guardare
ciò che succede sulla terra.
La gente contesta
ma presto s’arrende mesta.
È un’eterna tempesta
con tanta gente molesta
che non ha a cuore l’esistenza.
Piange anche il cielo,
gocce di fango e di sangue
non possono dissetare il nostro pianeta
bisognoso di attenzioni e di cure.
La gente disonesta,
incurante, tutto calpesta
nell’arido deserto,
in assenza di emozioni e sentimenti
che vorrei regalare al vento
per portare pace sulla terra.
Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - Alberto De Matteis Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I commenti dei lettori alla poesia:
Versi che inducono a riflettere sull’umanità ma soprattutto su quella parte dell’umanità che vive incurante degli altri e nelle proprie egoistiche azioni crudeli calpestando tutto e tutti! (Maria Luisa Bandiera)
«bellissima poesia dal risvolto positivo... fantasia ed ancora fantasia per la prima parte, cruda verità nella seconda fase... un sentito elogio all’autrice.»
«L’animo della brava poetessa è tutto un canto di fantasia i suoi versi seppur veritieri hanno quel modo speciale di arrivare al cuore fantasticando ... Molto bella e apprezzata!»
«Fantasia e realtà, è questo il doppio binario lungo il quale scorrono questi versi che fanno una diagnosi nuda, cruda e a tratti spietata dei mali che affliggono l’uomo e il pianeta dove abita. La poetessa senza alcun infingimento elenca i tanti mali che ci sta portando sul ciglio di un drammatico burrone dal quale solo un miracolo ci consentirà di arretrare per la nostra salvezza. Elogi senti e meritati alla poetessa, a volere cercare il pelo nell’uovo la più volte ripetuta rima in "esta" nuoce alla musicalità delle bellissima e profonda lirica!»
«Tanti temi vengono enunciati in questo lavoro dalla poetessa Bianco, temi tutti importanti e basilari del nostro vivere quotidiano. La tempesta m’insegue, esordisce subito, ma mi faccio trasportare dal vento... vado altrove, dove posso stare più tranquilla. La gente contesta, ma presto si arrende. Anche il cielo piange, ma è un pianto fatto di fango e di sangue; sono gocce che non dissetano. Il nostro pianeta ha bisogno di cure e di attenzioni e siamo molto lontani da una pace tanto agognata. Sono immagini molto crude e reali che entrano nel cuore del lettore come delle fitte dolorose, vergate da una penna esperta e sensibile.»
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Rime scelte
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Versi che inducono a riflettere sull’umanità ma soprattutto su quella parte dell’umanità che vive incurante degli altri e nelle proprie egoistiche azioni crudeli calpestando tutto e tutti! (Maria Luisa Bandiera)
Commenti di altri autori:
«L’animo della brava poetessa 
«Fantasia e realtà, è questo il doppio binario lungo il quale scorrono questi versi che fanno una diagnosi nuda, cruda e a tratti spietata dei mali che affliggono l’uomo e il pianeta dove abita. 
«Tanti temi vengono enunciati in questo lavoro dalla poetessa Bianco, temi tutti importanti e basilari del nostro vivere quotidiano. La tempesta m’insegue, esordisce subito, ma mi faccio trasportare dal vento... vado altrove, dove posso stare più tranquilla. La gente contesta, ma presto si arrende. Anche il cielo piange, ma è un pianto fatto di fango e di sangue; sono gocce che non dissetano. Il nostro pianeta ha bisogno di cure e di attenzioni e siamo molto lontani da una pace tanto agognata. Sono immagini molto crude e reali che entrano nel cuore del lettore come delle fitte dolorose, vergate da una penna esperta e sensibile.»
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