Insegnante in pensione; abito a Cagliari. Ho sempre amato la poesia, ma il mio tentativo di scriverla è iniziato in questi ultimi mesi. Attraverso i miei umili scritti amo condividere le mie emozioni. Nei miei versi ci sono la vita, la natura, i sentimenti, i valori, gli affetti più profondi. Le ... (continua)
La sua poesia preferita:
Scaglie di luce sul tuo viso
Sotto questo cielo immenso,
annodo lembi di cielo
mi trasformo in sogno
e vado a cercarti
Ho rubato pensieri per adornare
fogli con rami d’inchiostro,
tutte le parole che volevo dirti
si sono trasformate in stelle
Guizzando, lo zampillo festosamente singhiozza,
i suoi colori sulla tavolozza.
Danzando l’azzurro zefiro gli alberi inebria,
dai cuori la tristezza l’inverno l’allontana,
un mare di allegria si affaccia sulla via,
il cuore vuol far festa di... leggi...
Danza delle favole
Le carezze dell’amore
non fanno rumore,
mentre il tuo cuore
freme di passione,
sento la dolcezza
della tua emozione.
Voglio amare,
vivere e morire
guardando i tuoi occhi,
ammirare la dolcezza
del tuo sguardo.
Mi suggerisci poesia,
nel... leggi...
Navi di passaggio
È sopraggiunto anche Gennaio,
cade del bianco sulla terra,
cade leggero, è un tonfo lieve,
neve sopra neve.
Sul ghiacciaio cade la neve,
un mantello soffice
si adagia sul monte
si sente il freddo sotto il ponte
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Torvo t’ergi così tenebroso e sommesso
simbolo del dolore e del pianto
ché vivi e cresci in seno al camposanto,
dove il dolore si rinnova spesso.
Sei sempre adorno del tuo verde appresso
privo d’infiorescenza o di altro incanto
t’elevi verso il cielo azzurro e santo
e il superstite guardi più indefesso.
O pianta funerea, senza alcun sorriso
compagna fedele dell’oscura morte
dal lugubre aspetto e dall’informe viso
Ogni giorno rivedi aprir le porte
del tuo recinto ove ogni spento cuore
non rivive più gioie né dolore
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I commenti dei lettori alla poesia:
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«Il cipresso... simbolo del pianto e del dolore... Ogni cimitero ha dei cipressi che accolgono i visitatori... alberi maestosi che osservano silenziosamente le persone che accompagnano i propri cari verso la loro ultima destinazione... Versi che descrivono poeticamente delle piante legate alla morte... malinconia e rassegnazione sono strettamente collegate a questo albero... Sensazioni ben espresse...»
«chissà se il cipresso è triste, come noi lo vediamo lo sentiamo nel cuore, quando lo guardiamo, lì, nel camposanto, dove vive solo il silenzio, chissà, forse lui non vorrebbe solo lacrime dei vivi, ma la serenità delle anime, ed è per questo
che non stinge il suo colore, così verde che s’erge al cielo. Trovo i versi dell’autrice, sempre di delicata bellezza .Elogi di cuore ...»
«Alberi sempreverdi, e con fioriture quasi invisibili, si ergono in luoghi sacri, ove ritroviamo, i nostri cari angeli, e viviamo attimi di particolare nostalgia ed emozione... Poesia apprezzata»
«Una poesia che viene dedicata a quella pianta, il cipresso, che ha un significato profondo e intenso, in quanto rimanda all’idea della morte. Perciò questa pianta la troviamo soprattutto nei cimiteri. Pianta tenebrosa, simbolo di dolore e di pianto; così ci descrive il cipresso, la poetessa Antonietta Angela Bianco. E ancora: pianta funerea, senza sorriso e compagna fedele d’oscura morte. Contenuto apprezzato.»
«Bellissima poesia sul cipresso con la rima incrociata.
Il cipresso è un bellissimo albero anche se è simbolo del dolore, del pianto, della tristezza che viene dall’anima.
Molti grandi Poeti hanno scritto poesie meravigliose sul cipresso: Carducci, Pascoli e altri. Sono piante che si ergono con fierezza verso il cielo i cipressi, che sembrano vegliare le anime dei defunti e fare loro compagnia. Poesia delicata e bella.»
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